La battaglia di maggior rilievo nell’intera storia dell’Islam si svolse a Badr, in Arabia occidentale.
Il conflitto nacque dai problemi tra musulmani e tribù del Quraysh: queste vedevano come pericolose le idee del profeta Maometto e decisero di espellere i suoi seguaci dalla Mecca i quali dovettero emigrare verso Medina. Questo pellegrinaggio prese il nome di ègira nel mondo musulmano.
Le lotte armate iniziarono lentamente, dapprima con raid minori per poi trasformarsi in saccheggi e razzie con obiettivo finale il blocco delle tratte commerciali verso La Mecca, arrivando fino alla battaglia di Badr.
La leggenda narra che Maometto, assistito da 313 uomini, partì per saccheggiare una carovana ma si trovò assalito dall’esercito nemico guidato da Abu Jahi, capo dei Quraysh, il quale contava oltre 950 soldati. Il profeta invocò lo scontro tre contro tre tra i migliori combattenti dei due eserciti come voleva la tradizione e i musulmani uscirono vincitori. La battaglia però continuò e finì solamente dopo che i soldati sul dromedario di Maometto riuscirono a distruggere completamente l’armata nemica, uccidendo anche Abu Jahi.
Grazie a questa vittoria, i musulmani riconquistarono la Mecca e l’Islam continuò a diffondersi rapidamente nel resto del territorio.