La vita politica e sociale cambiò radicalmente nell’impero romano dopo l’avvento al potere dell’imperatore Ottaviano, primo a reclamare questo titolo che definì la storia delle civiltà mediterranee per secoli a venire.
I successori di Ottaviano furono molti, alcuni illuminati e geniali, altri pazzi e maniacali. In questo secondo gruppo troviamo Caligola, folle imperatore diventato famoso per la sue peculiarità, la cui vita andremo a scoprire in questo articolo.
Caligola, le origini
Il nome completo di Caligola era Gaio Giulio Cesare Germanico; il suo soprannome deriva dai sandali che indossava da giovane al seguito del padre sui campi di battaglia, detti appunto caligae.
Dopo la morte del secondo imperatore di Roma, Tiberio, Caligola riuscì a ottenere il trono a soli 25 anni, nonostante il suo predecessore lo avesse descritto come un serpente velenoso che avrebbe messo in pericolo l’intero impero romano.
I primi anni del regno di Caligola fecero ben sperare i senatori che videro il loro potere e ordine venire rispettato da un imperatore che pareva essere interessato e operoso. Purtroppo, l’imperatore romano fu colpito da una malattia disastrosa che cambiò per sempre la sua personalità e lo rese paranoico, irascibile e soggetto a sbalzi di umore. Uno degli aneddoti che descrivono la condizione mentale di Caligola è il momento in cui si lasciò prendere da un attacco improvviso di risata durante un banchetto; uno degli ospiti, incuriosito, domandò all’imperatore quale fosse il motivo del suo sorriso e Caligola, senza scomporsi, rispose che era dovuto all’immaginare il modo in cui lo avrebbe fatto assassinare; poco dopo, di fronte a tutti i presenti, l’ospite fu ucciso.
L’amore morboso per la sorella
Un’altra delle stranezze di Caligola è l’amore per Giulia Drusilla, sorella a cui aveva un attaccamento ossessivo. Dopo la sua morte, l’imperatore divenne ancora più triste e folle, arrivando addirittura a spendere un milione di sesterzi per ricompensare un cittadino che affermò di aver visto lo spirito di Giulia Drusilla elevarsi verso il cielo e parlare con le divinità romane.
Il famoso cavallo di Caligola
Il secondo amore di Caligola era senza dubbio il suo cavallo, il quale si conquistò il titolo di senatore ed il diritto di partecipare alle sedute di governo oltre a poter alloggiare in una stalla costruita interamente in marmo e avorio.
La fine dell’imperatore
Gli aneddoti su Caligola non sono sempre attendibili poiché la storia del tempo era avversa all’imperatore a causa del suo regno assolutista, costruito sul terrore, l’uccisione dei nemici politici e sul culto della personalità. L’obiettivo di Caligola fu sempre quello di venire temuto e proprio per questo fu sempre odiato dal popolo romano.
Proprio da questo rancore verso l’imperatore, scaturì la rabbia che portò al massacro di Caligola e della sua famiglia il 24 gennaio del 41 d.C.
Negli ultimi decenni, gli storici hanno leggermente rivalutato la vita di Caligola cercando di trovare un punto di equilibrio tra le descrizioni della sua follia e le lodi per la sua ottima amministrazione dell’impero.